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  • Immagine del redattoreGilda Memoli

La genitorialità

Una fase che porta con sé cambiamenti all’interno della struttura della coppia e che rappresenta un momento importante nella fase del ciclo vitale, dal punto di vista psicosessuale e psicosociale, è la genitorialità.


La nascita di un figlio mette in “crisi” l’organizzazione precedente e vi è la necessità di dover ridefinire i ruoli, le funzioni e confini all’interno della diade, in modo da far fronte alle necessità del nuovo arrivato. L’introduzione di un terzo nella relazione e il bisogno di attaccamento del bambino, riportano entrambi i partner a confrontarsi con le rispettive esperienze infantili e la tendenza a ripetere o ad opporsi ai modelli interiorizzati, ciò porta ad una trasformazione sia dei partner sia delle rispettive famiglie d’origine.


A differenza di molti anni fa, ad oggi è possibile decidere quando e se diventare genitori o meno con l’uso di contraccettivi, in modo da privilegiare altri aspetti importanti per la realizzazione personale, come la ricerca di un lavoro, la dipendenza economica, l’autorealizzazione.


La scelta di avere un figlio, nella maggior parte dei casi, è un modo per esprimere la propria maturità e quella della relazione di coppia, quindi il figlio è oggetto della volontà di entrambi i partner.

Alcune volte il desiderio di volere un figlio può avvenire per motivi errati quali: • colmare un vuoto affettivo, “utilizzandolo” come supporto, come un contenitore di frustrazioni e solitudine, come sostituto di un amore familiare o di coppia; • come tentativo di sollecitare cure prenatali da parte dei genitori o del partner; • per trattenere il partner e cercare di salvare il rapporto di coppia in crisi; • considerare il figlio un prolungamento di sé e dei propri bisogni infantili, per potergli dare tutto quello che è mancato a se stessi, perdendo di vista il bambino reale e le sue personali esigenze.


Prima della nascita del bambino, il periodo della gravidanza porta i primi cambiamenti, sia individuali che diadici. La donna in attesa deve elaborare nuove rappresentazioni mentali di sé come madre del futuro bambino e nello stesso tempo riadattare alla nuova condizione le rappresentazioni mentali di sé costituitesi durante l’infanzia.


La gravidanza si configura come un periodo di forte cambiamento anche per l’uomo, anche se in modo più lento e più indiretto rispetto alla donna. Durante l’attesa del primo figlio anche l’uomo è impegnato in una rielaborazione di nuove rappresentazioni mentali di sé come padre ed in un riadattamento delle rappresentazioni mentali costituitesi durante l’infanzia.


Questi cambiamenti individuali vanno, ovviamente ad influenzare la struttura della diade: c’è bisogno di un maggior supporto da entrambi i partner, per affrontare insieme il cambiamento tra di loro, ma anche con le rispettive famiglie d’origine, cercando di integrarle nella loro nuova famiglia.


I genitori con la nascita del bambino devono essere in grado di sviluppare la capacità di connettersi emotivamente, coordinarsi/alternarsi nei compiti di cura del bambino. Quest’alleanza supportiva tra i genitori ci porta a definire il costrutto della cogenitorialitá, con cui si intende la capacità dei genitori di lavorare insieme per adempiere alle loro responsabilità e per soddisfare le esigenze dei loro figli. Queste esigenze sono: la cura, il benessere e l’educazione dei loro figli.


Se il genitore è in grado di instaurare una relazione genitoriale supportiva che produce sentimenti di alleanza e complicità, il bambino ha buone probabilità di crescere in un clima di affettività positiva. Infatti, alcuni studi hanno suggerito che la cogenitorialitá gioca un ruolo importante nello sviluppo di un attaccamento sicuro, nell’adattamento scolastico e nel presentare meno comportamenti problematici.


Quando, invece, vi è il fallimento della cogenitorialitá, i genitori non comunicano tra loro e ciascuno procede in solitudine nell’educazione dei figli, con messaggi contraddittori che porteranno confusione nel bambino, conflitti di lealtà e difficoltà nella regolazione delle emozioni.

Bibliografia:

  • Le Y., McDaniel B. T., Leavitt C. E., Feinberg M. E. (2016). Longitudinal associations between relationship quality and coparenting across the transition to parenthood: a dyadic perspective. Journal of Family Psychology, 30(8): 918.

  • Scabini E. & Cigoli V. (2012). Alla ricerca dell’identità familiare: il modello relazionale-simbolico. Raffaello Cortina, Milano.






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